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DIAMANTE DI GOULD

Si ritiene che l’attitudine alle cure parentali sia una qualità a sé stante rispetto alla selezione morfologica…che purtroppo non viene selezionata per la diffusa abitudine all’uso delle balie.

Le risposte alle vostre domande

FEBBRAIO 2021

- La selezione domestica ha portato alla difficoltà di allevare in purezza?

- Si ritiene che l’attitudine alle cure parentali sia una qualità a sé stante rispetto alla selezione morfologica…che purtroppo non viene selezionata per la diffusa abitudine all’uso delle balie.

La selezione domestica ha portato alla difficoltà di allevare in purezza?

- Sappiamo che nel Gould il verde non è un colore pigmentario così come l'azzurro. addirittura il verde del dorso è la sovrapposizione del pigmento chimico giallo e del colore strutturale azzurro. È corretto dire che un dorso azzurrino sia in natura che in ambiente domestico è il risultato di mancanza di pigmento lipocromico? quindi difettoso? peraltro la estremizzazione di questo difetto l'abbiamo con il dorso completamente blu (mutazione blu che denota totale assenza del pigmento lipocromico)

- Nella selezione domestica del Gould sono richiesti in ogni area e disegno colori saturi e definiti, per tanto un dorso che presenta infiltrazioni azzurre va considerato difetto di colore..... Perché il tipo selvatico oggi non è più considerato il modello di riferimento selettivo, prescindendo dalle ragioni che determinano tale evidenza.

Nella selezione domestica del Gould sono richiesti in ogni area e disegno colori saturi e definiti, per tanto un dorso che presenta infiltrazioni azzurre va considerato difetto di colore..... Perché il tipo selvatico oggi non è più considerato il modello di riferimento selettivo, prescindendo dalle ragioni che determinano tale evidenza.

Sappiamo che nel Gould il verde non è un colore pigmentario così come l'azzurro. Addirittura il verde del dorso è la sovrapposizione del pigmento chimico giallo e del colore strutturale azzurro. È corretto dire che un dorso azzurrino sia in natura che in ambiente domestico è il risultato di mancanza di pigmento lipocromico? quindi difettoso? peraltro la estremizzazione di questo difetto l'abbiamo con il dorso completamente blu (mutazione blu che denota totale assenza del pigmento lipocromico)

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- Sono previste sezioni dedicate alla genetica?

- Esistono libri recenti che trattano l’argomento “genetica” in maniera approfondita e che comprende anche le ultime mutazioni (Avorio e Bruno)?

Sono previste sezioni dedicate alla genetica?

Esistono libri recenti che trattano l’argomento “genetica” in maniera approfondita e che comprende anche le ultime mutazioni (Avorio e Bruno)?

- La prossima sezione del nostro convegno Webinar tratterà la genetica del Diamante di Gould, per quanto riguarda libri sulla genetica puoi trovare un libro distribuito dalla FOI scritto dal nostro Relatore

La prossima sezione del nostro convegno Webinar tratterà la genetica del Diamante di Gould, per quanto riguarda libri sulla genetica puoi trovare un libro distribuito dalla FOI scritto dal nostro Relatore

P.le G. del Sega 5/13 Carpi (MO) Italy

- Quali sono le mutazioni più interessanti che si stanno “sperimentando” nei Gould a livello mondiale non ancora famose o sdoganate nelle uccellerie commerciali che pensi possano a breve diventare comuni? Mutazioni di colore, non forma o taglia.

- Attualmente come nuove varianti di interesse Europeo possiamo riportare di nostra conoscenza due sole mutazioni:

La prima detta “Groppone Giallo" pare a dominanza completa, anche se l'espressione è ancora molto variabile, che determina una riduzione dell'eu melanina profonda che altera i fenomeni di rifrazione di aree come il groppone che appare bianco - giallastro, attualmente selezionata dal signor Manny De Freitas e di recente acquisizione. Ancora in fase di stabilizzazione abbiamo la varietà “Variegato", del signor Paolucci Giovanni, che possiede una decina di esemplari interessati da un caratteristico fenotipo dove singole piume bianche, si palesano su tutto il corpo......Poco sappiamo ancora di questo nuovo fenotipo.

Quali sono le mutazioni più interessanti che si stanno “sperimentando” nei Gould a livello mondiale non ancora famose o sdoganate nelle uccellerie commerciali che pensi possano a breve diventare comuni? Mutazioni di colore, non forma o taglia.

Attualmente come nuove varianti di interesse Europeo possiamo riportare di nostra conoscenza due sole mutazioni:

La prima detta “Groppone Giallo" pare a dominanza completa, anche se l'espressione è ancora molto variabile, che determina una riduzione dell'eu melanina profonda che altera i fenomeni di rifrazione di aree come il groppone che appare bianco - giallastro, attualmente selezionata dal signor Manny De Freitas e di recente acquisizione. Ancora in fase di stabilizzazione abbiamo la varietà “Variegato", del signor Paolucci Giovanni, che possiede una decina di esemplari interessati da un caratteristico fenotipo dove singole piume bianche, si palesano su tutto il corpo......Poco sappiamo ancora di questo nuovo fenotipo.

- Sono una decina di anni che allevo e negli ultimi 3/4 anni ho riscontrato la tendenza dei miei Gould ad iniziare il periodo riproduttivo sempre più tardi, precisamente Febbraio/Marzo, la domanda è, con il tempo è possibile che il Gould nel tempo stia modificando il periodo riproduttivo adeguandolo a quello delle stagioni nell’emisfero Europeo cioè Primavera?

- Il periodo riproduttivo del Gould può essere regolato anche dall’Allevatore, in Spagna per esempio iniziano la riproduzione a Gennaio come anche molti allevatori italiani, tutto stà a regolare l’alimentazione che, come ben noto, con l’aumento delle proteine porta i soggetti all’estro....La questione invernale la possiamo più legare al fattore mostre poiché è ben noto che la muta dei Gould è lenta quindi il periodo riproduttivo Autunno-Inverno favorisce il tutto. Nulla comunque ci può impedire di portare la riproduzione alla primavera, probabilmente per rispondere nello specifico alla tua situazione dovresti aumentare l’apporto proteico in Estate per anticipare l’estro, come anche le ore di luce.

Sono una decina di anni che allevo e negli ultimi 3/4 anni ho riscontrato la tendenza dei miei Gould ad iniziare il periodo riproduttivo sempre più tardi, precisamente Febbraio/Marzo, la domanda è, con il tempo è possibile che il Gould nel tempo stia modificando il periodo riproduttivo adeguandolo a quello delle stagioni nell’emisfero Europeo cioè Primavera?

Il periodo riproduttivo del Gould può essere regolato anche dall’Allevatore, in Spagna per esempio iniziano la riproduzione a Gennaio come anche molti allevatori italiani, tutto stà a regolare l’alimentazione che, come ben noto, con l’aumento delle proteine porta i soggetti all’estro....La questione invernale la possiamo più legare al fattore mostre poiché è ben noto che la muta dei Gould è lenta quindi il periodo riproduttivo Autunno-Inverno favorisce il tutto. Nulla comunque ci può impedire di portare la riproduzione alla primavera, probabilmente per rispondere nello specifico alla tua situazione dovresti aumentare l’apporto proteico in Estate per anticipare l’estro, come anche le ore di luce.

- Dall’ultimo uovo deposto esiste un massimo di giorni per cui è meglio non andare prima di collocare le uova sotto una coppia in purezza o una coppia di balie ?

- Considerando il singolo uovo, la maggiore percentuale di schiusa si ha non andando oltre il settimo giorno dalla sua deposizione. Superando questo limite temporale la percentuale di schiusa si riduce progressivamente man mano che i giorni passano. E’ bene dare qualche informazione anche sulla conservazione delle uova prima di metterle ad incubare. Una volta deposto l’uovo va riposto su uno strato di ovatta o un supporto in gomma piuma. Meglio evitare segatura, sabbia o semi che generalmente possono essere contaminati da batteri. Le uova vanno posizionate con la parte appuntita (polo acuto) verso il basso. Se conservate per non oltre 7 giorni, si può evitare di girarle quotidianamente. Le uova che eventualmente risultano eccessivamente imbrattate da materiale fecale, andrebbero scartate (anche se questa evenienza generalmente capita quando una coppia depone avendo ancora i piccoli della precedente covata da svezzare e che stazionano nel nido). Se invece lo sporco è localizzato in una piccola area del guscio, si può cercare di rimuovere lo sporco con un panno asciutto, facendo molta attenzione a non danneggiare il guscio. Le uova non vanno assolutamente lavate, questo perché tale procedura potrebbe rimuovere la pellicola batteriostatica invisibile (detta cuticola) che le protegge dalle contaminazioni, favorendo così la penetrazione di batteri all’interno delle uova. Le uova vanno conservate ad una temperatura tra i 12°- 18/20° con umidità del 70-75%. Un valore troppo basso dell’ umidità causerebbe un’evaporazione eccessiva dell’albume che andrebbe poi a pregiudicare la sopravvivenza del futuro pullo. A temperature più alte gli embrioni comincerebbero a svilupparsi in modo anormale. A temperature più basse invece gli embrioni entreranno in dormienza profonda e molti moriranno.

Dall’ultimo uovo deposto esiste un massimo di giorni per cui è meglio non andare prima di collocare le uova sotto una coppia in purezza o una coppia di balie ?

Considerando il singolo uovo, la maggiore percentuale di schiusa si ha non andando oltre il settimo giorno dalla sua deposizione. Superando questo limite temporale la percentuale di schiusa si riduce progressivamente man mano che i giorni passano. E’ bene dare qualche informazione anche sulla conservazione delle uova prima di metterle ad incubare. Una volta deposto l’uovo va riposto su uno strato di ovatta o un supporto in gomma piuma. Meglio evitare segatura, sabbia o semi che generalmente possono essere contaminati da batteri. Le uova vanno posizionate con la parte appuntita (polo acuto) verso il basso. Se conservate per non oltre 7 giorni, si può evitare di girarle quotidianamente. Le uova che eventualmente risultano eccessivamente imbrattate da materiale fecale, andrebbero scartate (anche se questa evenienza generalmente capita quando una coppia depone avendo ancora i piccoli della precedente covata da svezzare e che stazionano nel nido). Se invece lo sporco è localizzato in una piccola area del guscio, si può cercare di rimuovere lo sporco con un panno asciutto, facendo molta attenzione a non danneggiare il guscio. Le uova non vanno assolutamente lavate, questo perché tale procedura potrebbe rimuovere la pellicola batteriostatica invisibile (detta cuticola) che le protegge dalle contaminazioni, favorendo così la penetrazione di batteri all’interno delle uova. Le uova vanno conservate ad una temperatura tra i 12°- 18/20° con umidità del 70-75%. Un valore troppo basso dell’ umidità causerebbe un’evaporazione eccessiva dell’albume che andrebbe poi a pregiudicare la sopravvivenza del futuro pullo. A temperature più alte gli embrioni comincerebbero a svilupparsi in modo anormale. A temperature più basse invece gli embrioni entreranno in dormienza profonda e molti moriranno.

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